Vespa Club Pavia, la storia dei vespisti pavesi

 (A cura di Marco Lenzi e Simone Stangalino)


Siamo nel 1954, l’Italia sta attraversando un periodo di rinascita, la guerra è alle spalle ma il principale mezzo di locomozione viaggia ancora su due ruote, l’automobile per tutte le classi sociali arriverà solo tra qualche anno… Nelle principali piazze d’Italia riecheggia il ronzio della Vespa quando i vari Club locali organizzano i loro raduni sotto l’Egida del Vespa Club d’Italia.

                                   Corso Strada Nuova, anno 1954

Anche a Pavia nasce nel 1954 un club dedicato alla due ruote di Pontedera, il Vespa Club Pavia con sede legale in Piazza Castello 26, fondato dal presidente Otello Gerboni assieme al riventitore Piaggio di Pavia Francesco "Franco" Semerano. Nell'immagine, organigramma completo pubblicato sulla rivista ufficiale Vespa Club d'Italia del 1956


Il luogo di ritrovo è presso il bar "Privativa 26" in viale Matteotti come testimoniano alcune immagini. Non possediamo molte informazioni di questi primi anni, ma con l’aiuto degli estratti dalla rivista ufficiale Vespa Club d’Italia intrecciati alle preziose fotografie raccolte dal nostro vicepresidente Stangalino possiamo ricostruire alcuni dei momenti più importanti della storia del nostro club.

In foto, il Bar Privativa nell'anno 1954

Il Raduno “città di Pavia” (1958)


Il Città di Pavia è a tutti gli effetti il primo raduno a livello nazionale organizzato dal nostro club, si è svolto prevalentemente in città in concomitanza col palio dell’oca con ritrovo presso il campo fiera, la sfilata per le vie della città quindi il rientro al punto di partenza per le premiazioni, nella domenica del 29 Giugno 1958.

Nella foto a lato, parata di vespe sul viale Lungoticino a Pavia

Placca commemorativa originale del primo raduno organizzato dal Vespa Club Pavia nel 1958

Pur non avendo molta esperienza organizzativa si registrò un’ottima affluenza con ben 23 club coinvolti. Dato il grande successo, questo raduno si ripeté nel 1959 e 1960 come testimonia un reperto (foto) ritrovato dal Presidente del VC di Carbonia Giulio Usai.

I pranzi sociali

Come ogni club che si rispetti, anche il nostro ha sempre organizzato il pranzo sociale di fine anno. Come si legge qui sotto si registrava un’ottima risposta alle iniziative turistiche mentre risultava più contenuta l’affluenza nelle gare agonistiche.

il “Giro dei tre mari”

Quest’ultimo ritaglio (in basso) risalente al 1964 testimonia la presenza di un pilota pavese al prestigioso “Giro dei tre mari”, organizzato dal VC Reggio Calabria. E’ l’ultima prova in nostro possesso dell’esistenza del nostro club a livello nazionale.

La rinascita 

Siamo nell’anno 2004. Il mondo è cambiato, sono cambiate le esigenze e la Vespa non è più il mezzo di trasporto principale per la famiglia, ma il fascino di quelle curve spinge un gruppo di giovani ragazzi appassionati, in primis Renzo Bertolotti e Simone Stangalino a decidere di rifondare il VC Pavia.

Da qui sono ripartiti riprendendo quanto lasciato in sospeso dai nostri predecessori con una nuova sede, un nuovo raduno nazionale, il Raid della Bonarda, i pranzi sociali, le gite fuori porta e una squadra corse che opera tuttora nelle principali manifestazioni nazionali sia a media imposta (c.d. regolarità) che gimkana.


il VCPV al Vespa World Days S. Marino (2007)

la squadra corse al completo alla 1000 km vespistica di Mantova (2010)

Nel 2011, anche il giornale locale "La Provincia Pavese" dedica un trafiletto alle elezioni del direttivo del nostro Club.
(da " la Provincia Pavese " - Sabato 26 Novembre 2011)

Il passaggio di consegna 

Delle due epoche non c’è mai stato un vero collegamento diretto, nessun documento lasciato, nessuna testimonianza. Almeno fino a qualche anno fa, precisamente nel 2018, quando nell’odierna sede del Vespa Club Pavia fece visita un anziano signore il quale, molto felice che il Vespa Club avesse ripreso le sue attività, consegnò una vecchia foto che lo ritraeva in sella alla sua Vespa in testimonianza dei tempi che furono.

Quell'uomo ci ha lasciati il 3 gennaio 2020, si chiamava Luigi Bigatti.

Gigi è stato l’ultimo presidente degli anni 60 e ha passato il testimone con un gesto semplice e romantico. Questa sua foto ci ha spinti alla ricerca di quante più informazioni possibili per ricostruire la nostra storia, la storia dei vespisti pavesi.